Grazie ad approfonditi studi scientifici si è giunti alla conclusione che la mummificazione avviene per merito delle componenti chimiche presenti nel terreno, il quale essicca completamente le cellule umane lasciando intatti i tessuti. Si possono ammirare ancora oggi, i lineamenti del viso, le orecchie, i capelli, i denti e tutto lo strato cutaneo. Unico enigma irrisolto è la provenienza del terreno che è stato portato nella cripta come riempimento e che ancora oggi viene analizzato e studiato da numerosi geologi e ricercatori.
La leggenda vuole che questo terreno sia stato fatto portare a Ferentillo per volere della famiglia Cybo dalla lontana Terra Santa. Non di minor valore sono gli affreschi presenti sulle pareti della cripta, che, a causa dei lavori per l’edificazione della chiesa superiore, risultano compromessi. Tali affreschi databili tra la fine del 1300 e l’inizio del 1400, sono di pregiata fattura e del tutto simili ad altri affreschi presenti nella chiesa di San Nicola di Monterivoso e nella chiesa di Umbriano. Da alcuni anni è stato allestito all’ interno della cripta un vero e proprio Museo visitabile con tour guidati che illustrano le storie e la vita di quei corpi.