La cascata è formata dal fiume Velino che, in prossimità della frazione di Marmore, defluisce dal lago di Piediluco e si tuffa con fragore nella sottostante gola del Nera. Fa parte del parco fluviale del Nera.
La flora e la fauna in corrispondenza delle cascate è tipica della macchia mediterranea. Tuttavia, a differenza del parco fluviale del Nera, sono presenti specie di uccelli rari o addirittura unici in Italia. Essi sono: il Merlo acquaiolo (nidifica in prossimità delle cascate sulle Alpi e sugli appennini, ma in quote ben maggiori rispetto alla cascata delle Marmore), il Martin pescatore di fiume (è rarissimo incontrarlo in Europa), Rondine montana, il Passero solitario (vive solo ridosso delle pareti rocciose ed assolate), la Ballerina bianca, la Ballerina gialla, il Martin pescatore comune, l'Usignolo, la Gallinella d'acqua e il Germano reale.
Sulle origini della cascata c'è una leggenda: una ninfa di nome Nera si innamorò di un bel pastore Velino. Ma Giunone, gelosa di questo amore, trasformò la ninfa in un fiume, che prese appunto il nome di Nera. Allora Velino, per non perdere la sua amata, si gettò a capofitto dalla rupe di Marmore. Questo salto, destinato a ripetersi per l'eternità, si replica ora nella Cascata delle Marmore.
Per maggiori info su orari di apertura e costi visitate il sito www.marmorefalls.it